Grandi novità si prospettano per chi si muove in moto o scooter. Un provvedimento approdato in aula da qualche tempo potrebbe modificare il Codice stradale aprendo le autostrade a 125 e mezzi elettrici sopra gli 11 kW… ma non solo.

Il testo unificato è composto di 9 articoli e contiene le normative che modificheranno il Codice della Strada, naturalmente se sarà approvato in versione definitiva da Camera e Senato.

Le modifiche presentate non sono poche e alcune di esse riguardano direttamente chi si muove su due ruote. 

Prima su tutte l’apertura di autostrade e tangenziali a nuove categorie di veicoli, tra cui quelli superiori a 120 cc, guidati da maggiorenni in possesso di regolare patente A, B (o superiore), oppure di patente A1 o B1 (da almeno 2 anni).

Anche i mezzi elettrici, che ultimamente stanno ricevendo particolare attenzione da parte di utenti e “addetti ai lavori”, potranno viaggiare liberamente in autostrada (solo quelli con potenza di almeno 11 kW) e nelle aree Ztl.

Sempre a proposito di mezzi “green” (ma non elettrici), si parla di consentire la circolazione a skateboard, monopattini e pattini nelle aree dedicate ai pedoni.

All’interno di questa riforma si può notare un occhio di riguardo nei confronti di motociclisti e scooteristi i quali, se la normativa verrà approvata, potranno godere della definizione di “utenti deboli” (e delle relative tutele), finora attribuita solo a pedoni e ciclisti.

Si inaspriscono le sanzioni pecuniarie per chi guida con smartphone o tablet in mano, e sembra confermata anche la volontà di ritiro patente (da 7 giorni a 2 mesi) già alla prima infrazione di questo genere.

Infine, una modifica permetterà di semplificare l’iter burocratico in caso di contravvenzione, grazie alla possibilità di ricevere la multa direttamente sul proprio indirizzo di posta certificata, indicato al momento dell’immatricolazione.

Non resta che attendere il responso delle due camere. Un iter per il quale è sempre difficile indicare una tempistica.